Il nuovo Centro Congressi di Roma sorge nel quartiere Eur secondo il progetto dell’architetto romano Massimiliano Fuksas. Dal bando del 1998, vinto nel 2000, l’opera si completerà presumibilmente entro l’estate del 2013 ed avrà un costo totale di 265 milioni di euro. Il nuovo centro congressi è stato soprannominato la “Nuvola” perché costituito da un grosso parallelepipedo di cristallo trasparente al cui interno, come sospesa, si trova una sala-auditorium destinata ad ospitare i congressi che nei prossimi anni si terranno a Roma. L’intera costruzione peserà 5500 tonnellate e sarà collegata con scale mobili (in Europa, la più lunga interamente sospesa) e ben 17 passerelle, un’esigenza dovuta alle norme antincendio. L’edificio si presenta come un grande contenitore traslucido alto 39 metri, orientato longitudinalmente. Sui lati trasversali, due piazze aperte al quartiere e alla città: una prima dialoga direttamente con il quartiere e si potrà percorrere da viale Europa a viale Shakespeare; la seconda, spazio modulabile a piacere con strutture mobili, accoglierà e veicolerà i convegnisti nelle varie sale del centro. Linee semplici e squadrate rendono omaggio all’ architettura razionalista degli anni Trenta, che segna il volto dell’ EUR, e al Centro Congressi di Adalberto Libera. A fianco al centro congressi sorgerà un altro edificio già soprannominato la “lama”, per la sua forma stretta ed alta, che ospiterà un Hotel direttamente collegato con l’attività congressuale della nuvola. Il progetto prevede tre elementi principali: la nuvola, la teca e la lama. LA TECA La teca è uno spazio protetto che contiene la nuvola, ed è costituita da grandi telai posti a interasse di 33 m l’uno dall’ altro, aventi una luce di campata di 66 m e 39 m di altezza, ciascuno dei quali è costituito da due colonne di tipo Vierendeel e da una trave reticolare (per i telai interni) o di tipo Vierendeel (per i telai esterni). Alla struttura portante sono appese le facciate longitudinali, interna ed esterna, e trasversali. La facciata longitudinale esterna sarà costituita da un sistema di cellule indipendenti, in vetro stratificato trasparente, costruite con profilati di alluminio di colore bronzo. I pannelli vetrati saranno forati per un 30% della superficie, in modo da garantire l’aerazione necessaria per le scale di sicurezza. Le facciate trasversali e longitudinale sono vetrate continue composte da montanti e traversi a scomparsa in profilati in acciaio verniciati di colore bronzo. Le vetrate esterne sono autonome da quelle interne, tra le due trovano posto i passaggi delle scale e degli ascensori per il collegamento dei piani e delle vie di fuga dalla “nuvola”. Sulla copertura sono stati istallati circa 5000 metri quadri di pannelli fotovoltaici. LA NUVOLA La costrizione della nuvola nello spazio “scatolare” della teca mette in risalto il confronto tra un articolazione spaziale libera, senza regole e senza forma, e una forma geometricamente definita. Collegata alla teca tramite passerelle sospese nel vuoto, la nuvola rappresenta un sistema indipendente dal resto del centro, e non interferisce con alcuna delle altre attività (congressuali, espositive) che si svolgono in altre aree dell’edificio. La nuvola è costituita da una struttura portante principale, lo scafo, formato da un reticolo ortogonale di travi reticolari piane di acciaio. L’involucro è costituito da un guscio composto da piatti semplici accoppiati in acciaio, interamente rivestito di una membrana in fibra vetro e silicone di classe 0 fissata alla struttura principale con profili in alluminio, a protezione della quale è previsto un impianto di spegnimento automatico a diluvio, installato all’ intradosso della copertura della teca. La nuvola è sorretta alle estremità, nei punti in cui tocca la teca di vetro, da tre colonne Vierendeel e centralmente da tre pilastri. L’ Auditorium conterrà 1859 persone e al suo interno sarà caratterizzato da una struttura reticolare rivestita all’ interno con pannelli rettangolari di polietilene e, all’ esterno, con listoni di legno, e sarà sospeso all’ interno della nuvola e i servizi di supporto si svilupperanno adiacenti ad esso su cinque livelli principali, collegati da scale e scale mobili, dotati di foyer, bar, guardaroba di supporto agli utenti della sala auditorium, attività di servizio quali bagni, camerini, sale traduzioni e spazi di deposito. Nella parte interrata dell’edificio al di sotto della nuvola si troveranno la maggior parte degli ambienti utilizzati nel centro congressi: un’autorimessa, le sale auditorium/polivalenti, le sale meeting, il concorse (spazio distributivo passante che mette in comunicazione gli accessi al Centro Congressi su viale Colombo e su viale Shakespeare) e i servizi annessi. LA LAMA L’albergo si sviluppa nei piani fuori terra di un edificio indipendente e isolato, per un altezza complessiva di 56 metri, conferendo all’ intervento un’identità e riconoscibilità a livello urbano. La struttura è pensata per ospitare un albergo di livello internazionale di 441 stanze, con alti standard qualitativi e prestazionali, suddivise in camere standard e in suites negli ultimi due livelli. L’ingresso principale dell’Albergo avviene da viale Europa a quota + 28 m. L’edificio è composto da 17 piani fuori terra; dalla hall a tutta altezza lunga 20 m alla quota del piano terra, passando per la reception, si accede a tutti i livelli dell’albergo mediante un sistema di 6 ascensori panoramici. La Lama sarà ricoperta in vetro scuro così da assorbire meglio i raggi del sole di inverno e respingerli in estate. È un progetto che ha un’alta sostenibilità con l’eliminazione del 60% delle emissioni; sul tetto ci sono circa 5000 metri quadri di fotovoltaico. SISTEMAZIONE ESTERNA Al di sotto, in una struttura su più piani, nascerà una grande piazza con pavimenti in travertino bianco per mostre, installazioni d’arte ed esposizioni, oltre a una sala congressuale modulabile da seimila posti. Si prevedono modifiche sulla viabilità esterna con l’inserimento di due rampe elicoidali scoperte, attestate rispettivamente su Viale Cristoforo Colombo e su Viale Shakespeare. L’accesso all’ autorimessa avviene su viale Europa attraverso una viabilità riservata ai mezzi privati; parallelamente a questa si sviluppa una corsia dedicata al transito dei taxi di pertinenza dell’albergo. Sul lato di viale Asia, si prevede la viabilità dedicata esclusivamente al transito delle merci, per evitare la sovrapposizione del flusso di ingresso/uscita dall’ autorimessa con quello di carico/scarico delle merci.
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